I quattro tipi di batteri che provocano infezioni cutanee nell'ambiente acquatico

L'esposizione all'acqua può risultare in diverse sezioni cutanee. Le cause includono: acque dolci, salate o salmastre, acque potabili, acquari e piscine, acque ospedaliere. Inoltre diversi animali acquatici- pesci, squali, tartarughe e alligatori - possono trasmettere informazioni, attraverso morsi o punture . Lesioni da oggetti inanimati, come ami da pesca o conchiglie rotte possono avere lo stesso risultato. I quattro agenti batterici più comuni, sono:Vibrio Vulnifcus, Aeromonas species, Erysipelothrix rhusiopathiae e Mycobacterium mainum.

Le manifestazioni cliniche cutanee includono: accessi cutanei, cellulite, (infiammazioni sottocutanea), infezioni di ferite, ectima gangrenoso (una infezione focale dei vasi sanguigni), necrosi dei tessuti molli sottostanti (fasce e muscoli). Spesso è difficile distinguere l'origine dell'infezione dai soli segni clinici e sono necessarie analisi di laboratorio. Esistono comunque, alcuni criteri per distinguere le diverse infezioni (vedi anche le foto). Vibrio vulnificus : questo batterio ha una forma particolare a virgola con flagello.

Il pericolo si limita alle acque salate e salmastre, specie se calde. Le lesioni iniziano come aree rosse, che si trasformano rapidamente in vesciche ed in ulcerazioni necrotiche. Possibili le complicazioni in gravi celluliti, vasculiti necrotizzanti con ulcerazioni cutanee ed invasioni batterica del sangue. Frequente, in casi di grave cellulite, la necessità di incisione e pulizia chirurgica. Infezioni non curate posono essere letali. Aeromonas species: questo micro-organismo provoca gravi celluliti intorno al punto di inoculo. La cellulite si presenta con rossore e dolore progressivo intorno al punto di inoculo.

Può evolvere molto rapidamente anche verso un infezione generalizzata. Mycobacterium marinum: questo organismo vive in ogni tipo d'acqua, compresi acquari, piscine, serbatoi eccetera. Le infezioni conseguono a traumi, anche lievi punture di pesci o crostacei.La malattia si limita alle zone più fredde del corpo, spesso solo le estremità. Infatti, una volta l'applicazione locale di calore rappresentava l'unica cura. Le infezioni da questo organismo non sono acute: è necessario un periodo di incubazione da una a otto settimane, prima della comparsa dei segni di infezione.

Le lesioni iniziali sono piccole papule color carne, che lentamente ingrossano assumendo un andamento lineare e svilupparsi, occasionalmente, in forma di cellulite progressiva. Erysipelothrix rhusiopathiae: si tratta di un batterio molto comune in natura ed in molti animali, domestici e selvatici, compresi pesci ed uccelli. La fonte di penetrazione più comune è un taglio o un'abrasione mentre si maneggia un pesce e le zone interessate sono spesso le dita e le mani. Clinicamente si osserva una colorazione rosso bluastra e dolorosa delle zone colpite, con gonfiore ed occasionale prurito. Senza trattamento, possono comparire vesciche e forme di cellulite che assomigliano alla celluliti staflocciche o streptococciche. Queste infezioni sono, generalmente, autolimitanti e guariscono spontaneamente.

TERAPIA

Anche se l'infezione segue un trauma in acqua, è sempre opportuno avviare un trattamento contro streptococchi beta-emolitici e stafilococco aureo. Questi batteri, assai comuni e frequentemente presenti sulla cute, possono infatti provocare infezioni in sede di lesioni cutanee. Dato che l'infezioni acquatiche hanno, in genere cause molteplici, il medico tenderà prescrivere antibiotici a largo spettro. Chi viaggia in luoghi remoti dovrebbe sempre portare una scorta con sé.

SCHEMI DI TRATTAMENTO SUGGERITI

Vibrio Vulnificus: prima scelta - Doxyciclina 100-200 mg die per 7-10 giorni. Seconda -celta_Ciprofloxacina 500 mg due volte al giorno per 7-10 giorni. Aeromonas species: Ciprofloxacina, 500 mg due volte al giorno per 7-10 giorni. Mycobacterium marinum: Doxycyclina 100-200 mg die per tre mesi. In alternativa: Claritromicina 500 mg ogni 12 ore fino a guarigione clinica. Erysipelothrix rhusiopathiae: Ciprofloxacina, 500 mg due volte al giorno per 7-10 giorni.

ALTRE NOTE SULLA OTITE ESTERNA

Edwar D. Thalman, M.D.
L'uso del Domeboro risale a studi del 1924, che dimostrano che una soluzione satura di acido borico in alcool etilico 90% era efficace a causa dell'effetto di asciugamento del condotto uditivo. Negli anni seguenti si vide che l'alcol isopropilico 75% funzionava ugualmente. Nel 1961 venne osservato che l'esposizione ad acido acetico 5% per cinque minuti era in grado di uccidere i batteri nel condotto uditivo esterno, con un effetto ottimale dato da una soluzione di 5% acido acetico e 85% alcol isopropilico. Il fattore importante appare essere l'acidificazione del condotto, ma anche l'effetto disidratante dell'alcol ha la sua importanza.

Volendo farsi una soluzione in casa: l'aceto bianco contiene acido acetico al 4-6% e, mescolato con eguali quantità di alcol isopropilico, può essere efficace. L'aceto non diluito può essere irritante. Anche la semplice diluizione dell'aceto al 50% con acqua può essere efficace, dato che sembra che sia l'acidità, più che la disidratazione provocata dall'alcol, il fattore determinante. Qualunque sia la soluzione usata, ricordate che l'efficacia è drasticamente ridotta se la soluzione non rimane nel condotto per almeno 5 minuti. Ricordate anche che queste soluzioni sono da usarsi solo per prevenzione e nell'orecchio sano. Ai primi segni di irritazione o infezione l'uso di queste soluzioni va sospeso, per iniziare una adeguata terapia.

Javad Sholehvar, M.D., FACS
Avendo trattato otiti esterne per oltre 30 anni, vorrei dare qualche ulteriore consiglio. Deve essere chiaro che non si devono usare bastoncini tipo Cotton-Fioc; questi rimuovono il sottile strato protettivo di grasso e cerume e facilitano la penetrazione di acqua nella cute, iniziando il processo patologico ricordato dal Dr. Thalmann nel numero precedente. Gran parte del danno comunque, si compie di notte. L'orecchio prude e ci si gratta, per tutta la notte, con un dito e con le unghie, facendo esplodere l'infezione.

Suggerimenti: non usate bastoncini cotonati per pulire le orecchie. Instillare alcune gocce di olio per bambini prima di entrare in acqua e dopo avere instillato il preparato preventivo. Usare i preparativi di acido acetico dopo l'emersione. Se c'è prurito o infezione, coprire l'orecchio con un tampone oculare durante la notte.